Durabilité

Kapriol incontra Treedom: la semina di una piccola rivoluzione

2 novembre 2022

Kapriol incontra Treedom: la semina di una piccola rivoluzione

Sostenibilità, una parola tra le più pronunciate del nostro tempo e che letteralmente significa “condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Un concetto ampio e difficile da spiegare, figuriamoci da applicare in concreto.

Come tutti gli obiettivi, anche quello di diventare sostenibili richiede piccoli passi quotidiani, i cui risultati non sono immediatamente visibili: è necessario dotarsi di una buona dose di pazienza e saper attendere che il frutto di quanto seminato cresca rigoglioso. Solo così sarà possibile costruire un nuovo futuro. 

Al pari di ogni realtà e abitante di questa Terra, anche noi siamo implicati in questa trasformazione, e abbiamo scelto di diventarne parte attiva piantando con Treedom una foresta di 400 alberi in Kenya, Camerun, Ecuador, Tanzania e Guatemala. Ciascuna pianta che andrà a comporla porterà il nome dei nostri dipendenti: un regalo fatto in occasione del 95esimo anniversario di fondazione per segnalare un cambio di rotta che andrà a coinvolgere non solo il marchio, ma anche la famiglia che ne fa parte e si impegna tutti i giorni a crearne l’avvenire. 

Un seme che già da anni stava prendendo vita, e che segnerà un punto di partenza, un promemoria per ricordarci la direzione presa e dove vogliamo arrivare. E questa ‘bandierina’ piantata nel terreno non poteva che prendere il nome di GAIA, personificazione della Terra nella mitologia greca.

Quali frutti porterà nella pratica la foresta GAIA? Innanzitutto assorbirà 82.250 kg di CO2 presenti nell’atmosfera, ma darà sostegno anche alle comunità locali che impareranno a prendersi cura delle piante e godranno dei loro frutti nel tempo. La coesione tra i due ecosistemi, quello ambientale e quello sociale, contribuirà a dare vita nel tempo a un circolo virtuoso di sostenibilità. A occuparsi direttamente di piantare gli alberi e prendersene cura saranno i contadini in loco, con il supporto dei Forestry Manager di Treedom, esperti agronomi che li guideranno fino a che non saranno autonomi nella gestione del progetto forestale. 

Ma com’è possibile monitorare in maniera costante lo sviluppo delle piante stando dall’altra parte del mondo e assicurarci che la costruzione di un nuovo futuro stia effettivamente avvenendo? A questo ha pensato Treedom, realizzando un efficace sistema di tracciabilità che garantisce la trasparenza dei progetti. Funziona così: gli agronomi scattano una foto a ogni singolo albero al momento della messa a terra e ne registrano le coordinate GPS, e accedendo alla sezione “Diario” sul proprio account creato al momento del riscatto della pianta sarà possibile avere sempre sott’occhio le informazioni che la riguardano. e i suoi futuri step di sviluppo.

Facile no? Eppure dietro quest’apparente semplicità si nasconde un lungo processo di pianificazione, formazione, cura e manutenzione che perdura negli anni. E sappiamo bene quanta fatica ed energie costi, perché in fondo far crescere una foresta è un po’ come mantenere in vita un’azienda: occorre prestare attenzione a ogni dettaglio e mettere in campo tanta cooperazione, costanza e trasparenza. 

Tutti valori che sentiamo di condividere con i progetti proposti da Treedom: senza le persone che collaborano insieme quotidianamente la nostra azienda non disporrebbe della linfa necessaria per andare avanti, senza la costanza non saremmo arrivati a festeggiare 95 anni di attività, e senza la trasparenza che mettiamo nella realizzazione dei prodotti e nelle politiche quotidiane non potremmo avere la stessa credibilità. 

E proprio perché ci teniamo essere credibili fino in fondo che non vogliamo nasconderci dietro a un dito: la strada da percorrere è ancora tanta e non sarà possibile cambiare radicalmente subito, ma la volontà di farlo è ben presente dento tutti noi, e questo piccolo seme rivoluzionario lo facciamo partire da qui, da Treedom. 

La scelta di un dono sostenibile in un momento di festa come quello legato ai nostri 95 anni di attività nasconde un messaggio ben preciso: sì, siamo arrivati fino a qui, ma se le cose non cambieranno, e non ci impegniamo insieme a cambiarle, tutto quello che abbiamo costruito finora rischiamo di perderlo. 

E se riusciamo a immaginare ogni volta prodotti sempre più innovativi, perché non possiamo pensare all’esistenza di un futuro dove questi possano funzionare in “un mondo con più alberi che edifici, con più sogni che paure, con più specie, colori, profumi e suoni che mai”. Riusciamo a farlo? Con questo primo passo insieme a Treedom sì, e possiamo iniziare anche a concretizzarlo tenendo sempre davanti agli occhi il nostro motto: building the future. 

La foresta GAIA rappresenta un regalo che ci facciamo per il futuro, il nostro e quello degli altri abitanti della Terra. Vederne i frutti richiederà tempo e fiducia, e ci insegnerà a riadattarci ai ritmi della natura, andando a riscoprire una dimensione che quasi avevamo dimenticato esistesse. 

È solo un inizio, ma che ha già assunto una direzione che ha tutto il sapore di un “building the future”. Insieme.

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