Barra di ancoraggio regolabile

Barra di ancoraggio porte e finestre

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Art./ItemApertura (mm.)
27940350 - 1240

Barra di ancoraggio per porte e finestre a norma EN 795B, con 2 anelli di ancoraggio per lavori in doppia fune e una lunghezza utile da 350 a 1240 mm.

Le barre di ancoraggio Kapriol sono DPI adatti per l'uso di una singola persona che consentono di ottenere un punto di ancoraggio temporaneo veloce, sicuro e di facile installazione.

SPECIFICHE TECNICHE

  • 2 anelli di ancoraggio 
  • larghezza utile: da 350 a 1240 mm
  • adatto per una sola persona
  • norma EN 795B

Controlli periodici e revisione DPI

Identificazione prodotto

Durata di vita

Utilizzo kit soccorso di calata e recupero

La legislatura in vigore prescrive che ciascun dispositivo sia sottoposto a controlli periodici:

  • Prima, durante e dopo l’impiego, è necessario che l’utilizzatore ne verifichi lo stato e l’integrità attraverso un controllo visivo dopo ogni sollecitazione
  • Almeno ogni 12 mesi è richiesto che i DPI vengano sottoposti a controlli e revisione obbligatoria da parte di personale abilitato dall’azienda produttrice

Ogni DPI è corredato di manuale e scheda vita che deve essere conservata per tutta la durata dell’utilizzo del prodotto e compilata con i dati delle revisioni periodiche

Ogni DPI anticaduta deve essere sempre identificabile, anche ai fini della compilazione della scheda di controllo periodico a cui deve essere sottoposto. I dati fondamentali (numero di serie - certificazione) sono riportati su etichette tessili o adesive applicate al prodotto o con marcature sulle parti metalliche.

La normativa prevede che il fabbricante dichiari, per ogni dispositivo di protezione individuale, una durata di vita, trascorsa la quale il DPI non può più essere utilizzato.
La durata di vita dei dispositivi di protezione individuale è indicata nel manuale di utilizzo allegato ad ogni DPI: può essere limitata o illimitata, in relazione alla tipologia di materiale di cui è costituito.

Così come viene stabilito dalla legislazione è importante che gli interventi di soccorso dul posto siano rapidi ed eseguiti nel rispetto dei protocolli formativi. 
Un rapido soccorso dell'infortunato riduce al minimo i rischi derivanti da possibili sindromi da sospensione inerte. Inoltre il pronto intervento effettuato subito dopo l'incidente da personale presente in cantiere, debitamente abilitato, può ridurre sensibilmente i rischi derivanti da una lunga permanenza in sospensione dell'infortunato.

FASE 1. Nel caso di un singolo operatore si procede come con il precedente kit, con l'unica differenza che l'infortunato può essere sollevato grazie al paranco manuale compreso nel kit. Questa operazione serve sia per poter sganciare l'infortunato dall'anticaduta qualora non si potesse tagliare (es. fune metallica di un retrattile), oppure per riportare l'infortunato ad un piano di fuga posizionato superiormente

FASE 2. Nel caso si operi con due soccorritori, uno dei due è calato fino a raggiungere l'infortunato e qui compie direttamente tutte le operazioni di collegamento, sollevamento e sgancio dell'infortunato.
Dopodiché il primo operatore che sta  manovrando il discensore al punto di ancoraggio del Kit di soccorso, cala entrambi a terra. Questo metodo è particolarmente indicato nei casi dove l'infortunato è privo di coscienza e quindi impossibilitato a collaborare durante le fasi di soccorso.

Utilizzo raccomandato

Lavoro in sospensione

Piano inclinato

Utilizzo possibile

Trattenuta (su piano fisso)

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